quando il "LATO B" fa la differenza...

..ovvero..i fondelli coronati più famosi della storia!

Il quadrante è considerato dai collezionisti la parte più importante di un orologio, soprattutto se parliamo di vintage. Infatti lo stato di conservazione dello stesso, insieme ad eventuali e rare particolarità, sono elementi che determinano quasi totalmente il valore storico ed economico di un pezzo.

Tuttavia alcune volte il quadrante passa in secondo piano, lasciando spazio a un altro importante ma più discreto protagonista: il fondello.

In questo articolo ci immergeremo alla scoperta di alcuni tra i più rilevanti coronati della storia, rilevanza che è data quasi totalmente dall’incisione che nascondono gelosamente sul retro della cassa.

 

Il GMT Master 1675 “M.Brando” del colonnello Kurtz

 

Pensando al famoso film di Francis Ford Coppola, ricorderete tutti lo squadrone di elicotteri da guerra guidati dal colonnello Kilgore, con in sottofondo la Cavalcata delle Valchirie… semplicemente una delle scene di guerra più iconiche della storia.

Ecco, Apocalypse Now è una vera e propria pietra miliare del cinema, film del 1979 divenuto cult vincitore di due Oscar, nonché un’autentica e cruda rappresentazione dei fatti accaduti durante il conflitto tra Stati Uniti e Vietnam.

Per forza di cose quando un film raggiunge un tale livello di importanza anche i dettagli vengono in superficie.

Infatti tutti abbiamo notato l’orologio del colonnello Kurtz, interpretato da Marlon Brando. 

La scelta del “compagno di riprese” è piuttosto singolare, Brando decide di portare con sé un Rolex GMT 1675. Gran orologio per carità ma non proprio adatto ad uno scenario di guerra.

Della stessa opinione pare essere anche il regista, così l’attore decide di tenere comunque il GMT per il film ma rimuove definitivamente la ghiera dai colori sgargianti e il bracciale, quest’ultimo troppo visibile in campo di battaglia.

Ciò che però ha lasciato tutti stupiti è la personalizzazione che l’attore ha deciso di fare sul fondello, incidendo l’iniziale del nome e il cognome: "M. Brando".

 

 

Così facendo l’orologio si lega definitivamente al colonnello Kurtz tanto da essere mostrato con fierezza in molti scatti dell’epoca, in alcuni dove addirittura diventa protagonista della scena.

Adesso vi state chiedendo: “Ma dopo il film che fine ha fatto l'orologio?”

Semplicemente è rimasto nel cassetto fino al 1995 quando l’attore decide di donarlo a sua figlia: Petra Brando Fischer. Nel 2003 Petra a sua volta lo offre al marito (fortunato lui).

E come tutti i pezzi di storia dove poteva mai finire? Ovviamente in asta. Venduto dalla famosissima Phillips Bacs&Russo per 1.952.000,00 $.

 Il Submariner 5517 “Milsub” per le missioni speciali

 Per raccontarvi questa storia dobbiamo fare un salto dalle Filippine (set di Apocalypse Now) alla Gran Bretagna.

 

 

Ci troviamo dunque all’inizio degli anni ’70, quando il Ministero della Difesa britannico è alla ricerca di orologi robusti da fornire come equipaggiamento ai propri soldati specializzati nelle missioni marine.

La scelta ricade sull'affidabilità del Submariner 5513 ma per rispettare le precise specifiche tecniche del M.O.D. (Ministry of Defence) subisce pesanti modifiche. 

Cambia innanzitutto la referenza, ora 5517. A livello tecnico, rispetto alla versione “stradale” (5513), perde il bracciale in acciaio, troppo visibile nel campo di battaglia per via della brillantezza, per far spazio alle anse fisse così da poterlo utilizzare con un cinturino Nato.

 

 

Anche il gioco sfere cambia, passando dalle classiche “Mercedes” alle ben più visibili e tecniche “Gladio”.

L’inserto ghiera ora è totalmente graduato, modifica essenziale per facilitarne l’utilizzo durante le missioni.

Sul quadrante compare la celebre lettera T cerchiata, ad indicare il tipo di pasta luminescente impiegato, non più il radio bensì il trizio.

Capovolgendo l’orologio notiamo la sua vera essenza: l’assegnazione al militare. Una sequenza di numeri che lega l’orologio direttamente al suo proprietario.

 

 

Oggi il mercato premia moltissimo i Military Sub, un pò perché ne sono stati prodotti pochissimi esemplari e ancora meno ne sono rimasti di integri, e un pò perché non ne sono mai stati prodotti per uso civile.

Ma noi appassionati ci leghiamo di più alle storie che agli oggetti in sé, infatti tramite l’assegnazione si può risalire all’effettivo proprietario. Ciò ci permette di conoscerne la storia, cosa ha fatto e le missioni che ha intrapreso.

Il Submariner 5514 “Comex” 

Se siete amanti dello snorkeling e delle immersioni professionali questo per voi è sicuramente il Sacro Graal. 

Parliamo del leggendario Rolex Submariner “Comex” referenza 5514, progetto unicamente realizzato per l’azienda francese e mai prodotto per uso civile, motivo per il quale il valore storico ed economico di questi pezzi è altissimo e spesso arrivano a cifre da capogiro nelle aste internazionali.

 

Procediamo però con ordine…

Comex, acronimo di Compagnie Maritime d’Expertises, era un’azienda francese leader in ambito delle esplorazioni marine fondata nel 1961.

 

 

Operando a profonditi molto importanti avevano bisogno di strumenti più resistenti del normale, infatti il vetro del Submariner tradizionale a determinate profondità si rompeva a causa dell’elio.

Tecnicamente funziona così: durante la risalita l’elio viene gradualmente espulso dalla camera di decompressione. L’orologio invece non riesce a liberarsi del gas cos’ “velocemente”, generando al suo interno un’altissima differenza di pressione rispetto all’esterno che faceva saltare il vetro.

Nel 1972 nasce così il 5514. Fondamentalmente un Submariner classico ma con una modifica essenziale che risolve definitivamente il problema di Comex: una valvola laterale sulla cassa per l’espulsione rapida dell’elio.

 

 

Il 5514 differisce dal classico 5513 per altri piccoli dettagli, come la scritta Comex sul quadrante e per l’assegnazione sul fondello che anche in questo caso lo lega direttamente con il suo proprietario.

 

 

“PanAm” domina i cieli con il GMT 

 

Sul blog di Incasodivintage abbiamo già raccontato della collaborazione tra PanAm e Rolex, vi invitiamo a recuperare l’articolo completo seguendo il link qui sotto.

https://www.incasodivintage.com/blogs/un-po-di-rolex-story/pan-am-il-1675

 

 

Rolex Cosmograph 6263 “FAP” 

Per raccontare quest’ultima storia dobbiamo volare poco sotto l’America di PanAm, in Perù.

Tutto inizia alla fine degli anni ’50, quando gli alti vertici dell’aeronautica peruviana decide di fornire ai propri piloti e ufficiali orologi altamente precisi e affidabili.

 

Inizialmente la scelta ricade su Omega ma non dura molto, infatti per tutti gli anni ’60 e ’70 si affidano a Rolex, commissionando meno di 1000 orologi.

 All’interno di questa serie limitatissima e personalizzata ritroviamo le referenze  6238 Pre-Daytona, 6239, 6263 e 6265. Non mancano anche pochissimi e rarissimi 1675 e 1680.

 Tutti questi modelli sono denominati “FAP” proprio per l’incisione “Fuerza Aerea del Perù” in smalto nero che riportano sul fondello, insieme al numero di assegnazione, quest’ultimo realizzato con la tecnica della pantografia. 

 

Trattandosi di una tecnica di incisione molto leggera poteva cancellarsi dopo un uso intenso nel corso degli anni.

 

Al momento del congedo definitivo l'orologio doveva essere riconsegnato, pronto per essere riassegnato ad un nuovo pilota.

 Collezione “CASEBACK”

Noi di Incasodivintage ci siamo appassionati molto a queste storie e abbiamo deciso di rendere omaggio alla parte (visibile) più nascosta di questi fantastici pezzi. 

Dunque possiamo ufficialmente annunciare l’uscita della collezione “CASEBACK”, con protagonisti il 1675 di Marlon Brando, il 5517 “Milsub”, il 5514 Comex, il 1675 PanAm e il 6263 FAP.

 

 

 

Matteo Fratini | Incasodivintage